La faglia che si è “accesa” in questi giorni, cioè Monteerale – Pizzoli – Campotosto, è pericolosamente carica e si è attivata con i colpi inferti dalle scosse di L’Aquila nel 2009 e di Amatrice nel 2016.

Un timore che si ravvisava e che si è fatto realtà.
Un aspetto della sismicità di questa regione – scrive la Commissione Grandi Rischi nel comunicato di due giorni fa – è la possibilità che le sequenze possano avere una ripresa e propagarsi alle aree limitrofe, come già avvenuto ad esempio per la sequenza:

  • del 1703 (con una durata di oltre un anno e due eventi di magnitudo tra 6.5 e 7 a distanza di un mese)
  • del 1639 (almeno due eventi comparabili a distanza di una settimana)
  • di Colfiorito (1997, M6.0, con una sequenza di sei eventi di magnitudo oltre 5.2 su una durata di sei mesi)
  • di Amatrice, con tre eventi di Mw5.9-6.5 negli ultimi cinque mesi.
    La Commissione conferma l’impianto interpretativo già formulato a seguito degli eventi del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre.
    Ad oggi non ci sono evidenze che la sequenza sismica sia in esaurimento.
    […] Le tre aree contigue alla faglia principale responsabile della sismicità in corso NON HANNO REGISTRATO TERREMOTI RECENTI di grandi dimensioni e hanno il potenziale di produrre terremoti di elevata magnitudo (M6-7).

La scelta che moltissimi stanno compiendo in questi giorni è montare una o due Stanze Antisismiche in casa per non vivere nel terrore di giorno, evitare di dormire fuori e stare sereni durante la notte.
La Stanza Antisismica costa come una normale ristrutturazione ed viene montata in 8 giorni.

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