L’Italia e i terremoti

L’Italia è un paese dove il terremoto ha colpito e sempre colpirà.

A noi spetta l’onore e l’onere di tutelarlo e proteggerlo e, cosa non meno importante, salvaguardare l’incolumità delle persone, di noi stessi. E’ chiaro che la nostra unica arma è quella della prevenzione. Dal 1 marzo 2017, dopo che sono state emanate le Linee Guida per la Classificazione del Rischio Sismico degli Edificio, è effettivamente attivo il Sismabonus, un sistema di incentivi per cercare finalmente di mettere al centro dell’attenzione la prevenzione sismica.

Il Rischio Sismico: è la misura matematica/ingegneristica per valutare il danno (perdita) atteso a seguito di un possibile evento sismico. Le linee guida fornite dal Ministero permettono di attribuire ad ogni immobile una Classe di Rischio sismico.

Le Classi di Rischio Sismico sono 8.

Le Linee Guida consentono di attribuire ad un edificio una specifica Classe di Rischio Sismico, da A+ a G, mediante un unico parametro che tenga conto sia della sicurezza sia degli aspetti economici:

  • classe A+ (meno rischio)
  • classe A
  • classe B
  • classe C
  • classe D
  • classe E
  • classe F
  • classe G (più rischio)

Per fare un esempio, una civile abitazione adeguata, cioè avente il coefficiente di sicurezza minimo previsto dalle norme attuali per una nuova costruzione si posizionerebbe nella Classe B.

Le Linee Guida prevedono due metodi per il calcolo della Classe di Rischio:

  • Metodo convenzionale: applicabile a qualsiasi tipologia di costruzione, basato sulle metodologie previste dalle attuali Norme Tecniche della Costruzioni e consente la valutazione della Classe di Rischio della costruzione allo stato dei fatti e a seguito degli eventuali interventi effettuati. Il metodo convenzionale consente il miglioramento di una o più classi di rischio.
  • Metodo semplificato: basato sulla classificazione macrosismica dell’edificio e la sua tipologia costruttiva. E’ un metodo tabellare speditivoper il calcolo della Classe di Rischio e può essere utilizzato per l’accesso alle detrazioni fiscali a seguito dell’adozione dell’interventi di tipo locale. Il metodo semplificato consente al massimo il miglioramento di una sola classe di rischio.

Come funziona il Sismabonus?

Arriviamo finalmente al Sismabonus, vediamo di capire come funziona:

  • è valido per gli immobili ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3, quindi in buona buona parte del territorio nazionale a rischio. Per sapere in quale zona ricade il nostro immobile è possibile scaricare questo foglio di calcolo excel;
  • sarà valido per 5 anni, tra il 1 gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021;
  • riguarda gli immobili adibiti a abitazioni, seconde case e ad attività produttive;
  • le Detrazioni avverranno in 5 anni, anziché i 10 previsti per le ristrutturazioni;
  • nei condomini, sarà possibile effettuare la cessione del credito ai fornitori per chi non può sostenere la spesa.

L’ammontare delle spese detraibili è non superiore a euro 96.000 per ciascuna delle unità immobiliari facente parti dell’immobile.

Quanto è possibile detrarre?

Rispetto alle ristrutturazioni antisismiche senza variazione di classe (50%) le detrazioni per la prevenzione sismica aumentano notevolmente qualora si migliori l’edificio di una o due classi di Rischio Sismico.

Per abitazioni, prime e seconde case, e edifici produttivi:

  • detrazione al 70% se migliora di 1 classe di rischio;
  • detrazione all’80% se migliora di 2 o più classi di rischi.

Per condomini parti comuni:

  • detrazione al 75% se migliora di 1 classe di rischio;
  • detrazione all’85% se migliora di 2 o più classi di rischio.

Cosa è possibile detrarre?

Oltre alle spese legate all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica sono detraibili le prestazioni professionali connesse, come:

  • costi per sopralluoghi e perizie;
  • progettazione dell’intervento da realizzare, ottenimento dei titoli autorizzativi e direzione lavori;
  • classificazione e certificazione della Classe di Rischio Sismico pre e post intervento;

Sono infine detraibili anche le spese sostenute per l’acquisto dei materiali e quelle pagate per eventuali oneri, imposte e diritti comunali.

Cosa si deve fare per accedere al Sisma Bonus?

Vediamo infine i passaggi che devono essere fatti per accedere al Beneficio Fiscale:

  • chi intende accedere al beneficio, incarica un professionista della valutazione della classe di rischio e della predisposizione del progetto di intervento;
  • il professionista, architetto o ingegnere, individua la classe di Rischio della costruzione nello stato di fatto prima dell’intervento;
  • il professionista progetta l’intervento di riduzione del rischio sismico e determina la classe di Rischio della costruzione a seguito del completamento dell’intervento;
  • il professionista assevera i valori delle classi di rischio e l’efficacia dell’intervento;
  • il proprietario può procedere ai primi pagamenti delle fatture ricevute;
  • per la cessione del credito seguirà provvedimento Agenzia delle Entrate;
  • il direttore dei lavori e il collaudatore statico attestano al termine dell’intervento la conformità come da progetto.Forse per la prima volta viene creato uno strumento che cerca veramente di coniugare l’importanza della prevenzione sismica ad aspetti economici che la rendano vantaggiosa o almeno sostenibile. La classificazione di rischio sismico degli edifici e il sisma bonus sono uno strumento potentissimo che può davvero fare la differenza. Ma come ogni strumento la sua efficacia dipende da come lo si usa. Prendiamoci ognuno le proprie responsabilità: in mano a Professionisti seri ed imprese valide questo strumento può essere una piccola grande svolta nella prevenzione sismica e nella sicurezza.
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