La cessione del credito SISMABONUS è la possibilità, riservata ad ogni condomino, di cedere la propria detrazione fiscale sotto forma di credito d’imposta all’impresa esecutrice dei lavori di adeguamento e miglioramento sismico.

E’ prevista per tutti i BONUS CASA e sono solo esclusi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari. sismabonus cessione credito

Solo il Sismabonus al 75 e 85% può essere ceduto dal beneficiario a soggetti privati e fornitori e solo per interventi eseguiti su parti comuni di edifici condominiali. Gli altri interventi del 70% e dell’80% restano esclusi nonostante le aspettative riposte nella manovra 2018. sismabonus cessione credito
La cessione tra privati è praticamente sempre possibile, anche tra persone semplicemente vicine di condominio o parenti. Niente cessione del credito per la ristrutturazione del 50%.
La cessione del credito alle PA rimane esclusa dall’Agenzia delle Entrate. sismabonus cessione credito

sismabonus casa ristrutturataCREDITO SISMABONUS E ACQUISTO DI CASA
La cessione del credito Sismabonus è possibile anche in caso di acquisto di case antisismiche in alternativa alla detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi: l’acquirente può optare per la cessione del credito di imposta che corrisponde all’importo detraibile nella misura prevista dalla legge.
Il credito di imposta può essere ceduto a soggetti terzi – privati ma anche attività commerciali – così come recita la legge “Sismabonus condomini” (articolo 1, legge 232/2016).

LE REGOLE FONDAMENTALI DEL SISMABONUS

Le regole del credito d’imposta nel Sismabonus sono semplici e i parametri generali sono fondamentalmente 3:
tutti i possibili beneficiari della detrazione possono cedere il credito, compresi coloro «non tenuti al versamento dell’imposta», come per esempio i soggetti “incapienti” ed i cessionari del credito
• la detrazione può essere oggetto di successiva cessione da parte del cessionario
• unicamente i soggetti incapienti potranno cedere il credito anche a banche e intermediari finanziari

Dunque il singolo condòmino può cedere la sua detrazione e questa può essere calcolata, alternativamente:

• Per la quota a lui imputabile che si evince dalla delibera di assemblea per l’esecuzione dei lavori
• Si tiene conto di quanto speso nel periodo d’imposta dal condominio e non del condòmino
• Il credito di imposta può essere ceduto dal condòmino anche ai fornitori propri . CESSIONE CREDITO SISMABONUS

percentuali di detrazione sismabonusIL CESSIONARIO
Pertanto, a sua volta il cessionario può richiedere al condominio in tutto o in parte il credito d’imposta ottenuto dal condòmino, a condizione però che il credito sia divenuto “disponibile”.
A tal proposito, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che il credito d’imposta si ritiene disponibile dal 10 marzo del periodo d’imposta successivo a quello in cui il condominio ha sostenuto la spesa e nei limiti in cui il condòmino cedente abbia contribuito con il pagamento della parte di spesa non ceduta sotto forma di credito d’imposta.

DISPONIBILITA’ DEL CREDITO SISMABONUS
Per quanto riguarda invece il credito ceduto ai fornitori questo si considera disponibile dal 10 marzo del periodo d’imposta successivo a quello in cui il fornitore ha emesso fattura comprensiva del relativo importo.
Le quote di credito sono cumulabili, cioè quanto non viene utilizzato nell’anno può essere utilizzato negli anni successivi ma non può essere richiesto a rimborso.
Infine, chi pensasse di poter gabbare il fisco si espone a dover restituire tutto il credito accumulato con interessi e sanzioni qualora un controllo dovesse accertarne l’indebita fruizione.

MADIS COSTRUZIONI PENSA A TUTTO
Ad ogni buon conto, chi si affida ad una impresa storica del proprio territorio, ancor più se specializzata sugli interventi antisismici, può affidarsi alla stessa anche per quanto riguarda la pratica di richiesta del SISMABONUS: consulenza, calcolo e documenti per chi è del settore è pane quotidiano.

Redazione, 19 aprile 2018

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