PROGETTO:
ARCHITETTI ARMILLOTTA, PALMIERI E SANTOMAURO DELLO STUDIO CASaAssociati.
Il progetto di restauro e rifunzionalizzazione dell’ex convento di San Panfilo a Spoltore è scaturito dall’attento studio dell’impianto architettonico originario e dalle nuove esigenze funzionali.
La complessa configurazione dell’edificio deriva dalle sue vicende storiche e, quindi, dalla stratificazione di interventi che ha subito. La fondazione del complesso, realizzato dai Benedettini, è ascrivibile all’XI secolo, ma l’attuale impianto, a tre bracci con chiostro centrale, fu opera dei Francescani e risale al periodo barocco. Il convento, soppresso nel 1866, diventò residenza privata nel 1912. Allo stato attuale, l’ex convento si sviluppa su tre livelli che, seguendo l’impianto barocco, delimitano insieme alla chiesa il chiostro affrescato con pozzo centrale. La quasi totalità degli ambienti risulta coperta da volte: al periodo seicentesco risalgono le crociere, le vele e le botti realizzate in mattoni posti di taglio, mentre ottocentesche sono le volte a schifo in mattoni in foglio del primo piano.
Il primo lotto di lavori, progettato e diretto dagli architetti Armillotta, Palmieri e Santomauro dello studio CASaAssociati di Pescara (www.casaassociati.it), ha interessato principalmente il braccio sud. Dopo un’attenta manutenzione dei tetti e la regimentazione dell’acqua piovana, si è proceduto al consolidamento del piano interrato tramite sottofondazioni e archi accoppiati in acciaio. Successivamente sono state posizionate le tirantature in acciaio per favorire il comportamento scatolare dell’edificio, è stato consolidato il primo orizzontamento, sono state migliorare le caratteristiche meccaniche delle murature e sono state risarcire le lesioni tramite l’intervento di “scuci-cuci”. Infine si proceduto alla realizzazione degli impianti e delle finiture utilizzando esclusivamente prodotti a base di calce naturale.